Villa Borghese


     In origine la villa, molto modesta, apparteneva al cardinale Ferdinando Taverna. Venne acquistata nel 1614 dal cardinale Scipione Borghese. Nel 1869 divenne proprietà di Saverio Parisi la parte contenente il palazzo col giardino ed il terreno circostante, mentre il resto del possedimento fu inglobato dai Gesuiti nella vicina villa Mondragone . La sistemazione definitiva della villa si deve al cardinale Scipione Borghese, che sia per l’acquisto che per gli ampliamenti poté contare sull’appoggio dello zio Paolo V, che amò soggiornarvi più volte. A tal proposito il Pontefice fece iniziare la costruzione di una strada che comunicasse direttamente con Roma. Girolamo Rainaldi (1570-1655) ebbe la commissione dei lavori di abbellimento ed a lui si deve, tra le altre cose, anche il "Portale delle Armi", che si trova sulla via di Frascati -Monteporzio, in corrispondenza della strada iniziata da Paolo V. La Villa Borghese, essendo tra le ultime costruite a Frascati, rappresenta la sintesi delle precedenti esperienze e vari sono i punti di contatto con altre ville, specialmente con quella di Mondragone. La costruzione complessivamente risulta formata da più corpi uniti tra loro, di cui quello centrale, il maggiore, è il casino vero e proprio, che reca sulla facciata d’ingresso, al di sopra del portale, una terrazza balaustrata sul fronte e delimitata negli altri lati dai corpi del casino. Inferiormente sono due porticati laterali, a tre archi su colonne tuscaniche, che sorreggono terrazze balaustrate. Una caratteristica del tutto originale è data dal piano nobile che guarda direttamente sul parterre, posto alla sua stessa altezza, un cortile collega casino e parterre, creando un suggestivo effetto scenografico.