INTERVISTA A DOUGLAS MEAKIN
L'UOMO DI LIVERPOOL
CHE CANTAVA CANDY CANDY

intervista a cura di Blue Fixer

Douglas Meakin nasce il 17-3-1945 (pesci) a Liverpool. A 14 anni suona già la chitarra in un complesso rock: l'incontro con Ringo Starr dei Beatles influenza definitivamente i suoi gusti musicali. Nel 1966, in Italia col gruppo dei Motowns, riscuote un grande successo, grazie a Prendi la chitarra e vai: incontra Rita, che sposa nel 1967 e nascono due figli, Christian e Krystal. Negli Anni '70 Doogie suona coi Primitives, i De Angelis, Dalla, Cocciante, Venditti, Morandi e, dal '74 al '78, grazie al brano Stagger Lee, lavora in Francia per la Sasim. Nel '79 con Olimpio Petrossi e Aldo "Jimi" Tamborrelli crea i Superobots, ottenendo un successo immediato, bissato nell' 80 coi Rocking Horse, duo inventato assieme a Mike Fraser, musicista del gruppo Senate e amico di lunga data. Il singolo di Candy Candy, loro cavallo di battaglia, vende 400.000 copie. Dopo l'ultimo Tivulandia ('83), Mike Fraser ritorna in Scozia, mentre Doogie lavora con Raffaella Carrà fino all'89, dopodiché crea il complesso The Bridge, di cui esce, nel '90, il primo album, Se fossi nato a Liverpool, un omaggio ai famosi baronetti che, curiosamente, si integra con quello di Riccardo Zara, C'erano una volta i Beatles, del '92 (a qualcuno farà piacere sapere della grande simpatia e stima esistente tra i due musicisti).

Douglas Meakin
Doogie, come sono nati i Superobots e i Rocking Horse?

Con Mike, tastierista, abbiamo fatto nel '79 Tarzan Tarzan, cantata da Elisabetta Viviani, che è il lato B della Banda dei Cinque. Questa canzone era destinata ad andare dietro Heidi, ma non so perché la RCA l'ha tolta. I primi dischi li firmò solo Mike, perché io era ancora scritturato dalla Sasim, non stavo ancora con la Rca, hai capito? Questo accadde anche con Candy Candy. La Rca trovò Tarzan Tarzan carino, così mi dissero: "Arrivano cinque cartoni animati che non sono mai stati trasmessi in Italia". Già era arrivato Goldrake, e se l'era beccato Vince Tempera. Allora la Rca ha comprato i diritti per inserire queste sigle, che erano: Il Grande Mazinger, Jeeg Robot, Ken Falco, Guerre fra Galassie e Candy Candy. Però… Jeeg Robot… quello in televisione non sono io.

Infatti Jeeg Robot originale era cantata da Roberto Fogus su concessione Cam

(coro dei fratelli Balestra, testo di Paolo Moroni, musica e arrangiamenti originali di Michiaki Watanabe, tecnico del suono Carlo Maria Cordio, produzione Mariano Detto/Cls ,NdA).

La Cam però non ci credeva molto: facevano tutte le colonne sonore dei film, per cui questa sigla qua pensavano che fosse una stupidaggine e non han pubblicato il disco, se non in ritardo. Quando alla Rca hanno visto che Jeeg Robot era molto richiesta, allora hanno chiamato me per farne subito un'altra versione, una cover che abbiamo messo dietro Grande Mazinger. Il disco della Rca aveva una copertina più bella e ha venduto molto di più: son stati stupidi, capito? Ormai la gente andava nei negozi e chiedeva Jeeg Robot e gli davano il disco della Rca.

Coi Superobots non firmavo perché cantavo solamente: erano piuttosto Franco Migliacci e Aldo Tamborrelli a scrivere, io e Jimi abbiamo scritto un sacco di cose. Lui è un bravissimo chitarrista e imitava Jimi Hendrix, così tutti hanno incominciato a chiamarlo Jimi Tamborrelli.

Sbaglio, o la genesi del singolo di Candy Candy è piuttosto complicata?

'Màzzate! Ti spiego, è incominciata così: mi hanno chiamato per fare Lassie, nel '77, ma poi l'ha fatta Christian De Sica. Come chiedevano la sigla a me, poi la chiedevano anche a Jimmy Fontana, a Nico Fidenco. Io ho portato Lassie che faceva così: "Lassie, oh Lassie, tu caro amico che sei…" che, se l'hai riconosciuta è "Candy, oh Candy…". Bruno Tibaldi, che nel disco si firmò come "Kobra", aveva un pezzo che gli avevano scartato, che faceva così: "L'astronave non va…" che in Candy corrisponde a "Candy è la magia…". Tibaldi aveva solo quel pezzettino lì, ma io sono andato lo stesso a chiedergli di firmare. Il resto della canzone è comunque mio: "E' un sogno colorato…è l'ingenuità…" il grosso di Candy l'ho fatto io con Mike, che ha firmato al posto mio. Olimpio e il povero Anselmo Natalicchio (deceduto nel '94 a 60 anni, NdA) producevano molte sigle per la Rca, eravamo proprio amici, come fratelli. Anselmo morì proprio all'improvviso, guarda, ci siamo rimasti tutti male.

Douglas ed Olimpio Petrossi alla Notte delle Sigle
Candy Candy è stato il più grande successo di Douglas..
 
..ma Sampei è il suo preferito..

Era lui che raccoglieva tutte le cassette e sceglieva la sigla. Prendeva questa, questa e questa, le portava alla Rca, poi ci chiamava tutti nella sala delle riunioni e ci comunicava le novità e le decisioni. Per fare Candy abbiamo chiamato anche Lucio Macchiarella per le parole. Olimpio mi chiese di andare in studio e di fare solo l'arrangiamento, perché doveva cantare Stefano Senesi; così lo feci coi fratelli Balestra, che poi hanno fatto qualcosa come Superobots. Senesi, che considero un grande musicista, si incazzò moltissimo, perché voleva cantare solo i pezzi scritti da lui, e non venne in studio. Poiché la sigla era necessaria, Olimpio mi chiese di cantare. Io accettai, ma dietro al disco misero un pezzo chiamato Lucy, scritto e cantato da Senesi, con cui io non ebbi niente a che fare. Dopo questo disco, però, ottenni dalla Rca che mi facessero fare tutti e due i lati, perché la percentuale era più alta. Nei Superobots la mia voce si riconosce in Jeeg Robot, Ken Falco, Guerre fra Galassie, Blue Noah, che ho scritto con Jimi, e Gordian. Non ci crederai, ma le voci femminili che senti in questi pezzi spesso erano le nostre poiché cantavamo anche in falsetto. In Mazinger e Daltanious ho cantato con Massimo Cantini (che si celava dietro lo pseudonimo di Argante, NdA).

Cosa pensi dei tuoi colleghi di quel tempo?

Io ho lavorato con Vito Tommaso, l'autore di Ken Falco, che è bravissimo, con Lucio Macchiarella, che scriveva solo le parole, con Tamborrelli, che faceva le musiche. Riccardo Zara faceva grandi cose. Io e Mike pensavamo a una canzone, anche rockeggiante; alcuni, come Augusto Martelli e la Valeri Manera
, gni gni... si sente che non hanno pensato alla qualità delle canzoni.

Parlami delle sigle che hai realizzato: qual è la tua preferita?

Sampei… ma ne ho fatte tante. Per Guerre fra Galassie la Rca volle una versione strumentale, in cui si sentiva una sola voce, quella del comandante dell'astronave, cioè la mia. La partenza è stupenda, guarda, c'era Olimpio coi led dello studio che faceva un casino… gli effetti sonori erano creati col sintetizzatore e coi vecchi dischi di "sound effects", già appositamente preparati. Peccato per la copertina del disco, senza nemmeno un'immagine. La serie non era maluccio, sai? Non era una cartone, ma un telefilm. La canzone l'abbiamo fatta io e Dave Sumner, ex Primitives, che poi ha suonato la chitarra coi Rocking Horse. Giancarlo Giomarelli ha firmato solo perché stavamo già scrivendo un'altra canzone, Lancillotto 008
(scartata, NdA), ma non ha fatto niente. Lui era un paroliere in realtà.

Come Rocking Horse abbiamo fatto diverse cose che poi ci hanno scartato, come Yattaman, Tigerman e Lady Oscar, tutti in inglese. Per la versione italiana chiamavamo quasi sempre Lucio Macchiarella, ottimo paroliere. Nostra era anche L'Isola del tesoro, l'unica occasione che ho avuto di fare una sigla Rai, era bellissima, ma dopo un sacco di pezzi siamo rimasti in gara io e Mike contro Lino Toffolo, che ha avuto la meglio, come già con Lancillotto 008. Mario Cantini, il nostro editore, scelse la sua, ma se con quel cartone mandava i Rocking Horse, era proprio un successo… comunque da quella canzone ricavammo Il Dott. Slump ed Arale, che vendette un sacco di dischi.

Come sono nati i nomi dei vostri gruppi ?

All'inizio abbiamo pensato di firmare i dischi col mio nome, Douglas Meakin, ma non stava molto bene, così abbiamo preferito un nome fittizio che potesse funzionare anche con altri artisti. Dal Grande Mazinger a Babil Junior c'ero io nei Superobots, poi hanno provato con qualcun altro, ma non è andata molto bene! Il nome Superobots è stato scelto per i cartoni d'azione. Rocking Horse invece suonava bene, sai, rock'n'roll, e poi significa cavallo a dondolo, per i bambini, no?

Un pò di 45 giri storici

 

Ti ricordi qualche altro aneddoto sulle vostre sigle tv?

Lulù l'abbiamo fatta io e Fraser, l'LP l'abbiamo fatto con Natalicchio… è stato divertente! Toriton l'hanno scritta Mike e Jimi. Franco Migliacci (il famoso autore dei testi di "Volare" di Modugno, NdA) ha scritto solo le parole di Blue Noah, io e Jimi siamo autori delle musiche. Poi c'è Fantaman (e il retro del disco, La forza del bene, NdA) ma quello l'abbiamo fatto con la Emi, come Superband. Alla Rca non solo non ci permisero di firmarci come Superobots, ma si incazzarono pure! Mario Cantini mi disse: "Ma come, fai le sigle con qualcun altro?" ed io: "Cantini, allora dammi uno stipendio migliore…e faccio l'esclusiva per voi, oh!". In Supereroi (sigla di un contenitore di cartoni Rai, NdA) Mike non c'era: Tibaldi ha chiamato solo me, per cantare. Poi mi ricordo che abbiamo fatto due pezzi per Georgia Lepore, Mimì e L'uccellino azzurro. Serviva qualche pezzo per lei e l'abbiamo fatto, comunque io e Mike siamo nei cori. Lalabel… forse Mike stava fuori…allora, parlando con questo Lorenzo Meinardi, mi disse che aveva una mezza idea: andai a casa sua, la scrivemmo, la portammo alla Rca, piacque e la facemmo… è l'unica canzone che ho fatto con lui. Poi c'è Super Dog Black. Lo sai che abbiamo guadagnato i diritti sul disco, ma non quelli all'interno della trasmissione? Percepimmo una cifra misera, la Rai pagava più della Fininvest…perché nel telefilm c'era un quarto d'ora di versione strumentale! Comunque con queste sigle abbiamo venduto bene, non posso lamentarmi. Almeno un milione e mezzo di dischi!


Perché non si sa più nulla di voi?

Perché purtroppo il mondo della musica è così…ma sai quanti ce ne sono? Non ci siamo mica solo noi! Non è possibile a tutti emergere! Anche se noi andiamo ancora in giro, davanti ai ragazzi, quindi il consenso c'è sempre, però per un'operazione di consumo, dove devono guadagnare, è chiaro che preferiscono investire dei soldi su dei giovani anziché su delle persone sorpassate, secondo loro. Tutto ciò senza considerare il valore dell'artista, il valore musicale, perché noi abbiamo un'esperienza di 30 anni, oramai…quindi possiamo dare tanto, ancora; però è difficile uscire, perché il mercato è questo, purtroppo: il mercato si è ridimensionato moltissimo, proprio c'è stato un calo pauroso, per la crisi, per tutto quello che succede; per cui si vendono meno dischi, meno convinzioni, soldi ne girano pochi e quindi pochi investimenti su artisti nuovi o su questi vecchi. Poi hanno sbagliato ad ammazzare il 45 giri, perché la gente, spendendo due soldi poteva affezionarsi a un artista: adesso deve per forza spendere 30.000 lire per comprare una cosa che magari dentro ci sono 8 canzoni che non ascolteranno mai, per averne una o due che gli piacciono! Per quanto riguarda Mediaset, le porte sono chiuse da molti anni, hanno creato il personaggio Cristina D'Avena e sono andati avanti fino a oggi. Secondo me hanno fatto bene, perché devono vendere i loro dischi, ma le canzoni potrebbero essere migliori…

Mi parli della realizzazione delle vostre canzoni?

Dunque, io facevo il provino a casa, con un Revox: in un giorno già capivo il pezzo, il motivo, tutto quanto, poi un giorno per fare la base e un giorno per cantare, 3 giorni, diciamo… Madonna, la Rca aveva tempi strettissimi! Tu gli chiedevi: "Per quando serve?" e loro: "Per ieri!" per dire quanto tempo ci davano…(ride).

Poi ti posso spiegare come lavoravamo…ogni strumento è collegato ad un canale di registrazione. La batteria è chiusa all'interno di un cubo in compensato, per evitare che invada, con le sue vibrazioni, spazi riservati al cantante o ai chitarristi. Ogni strumento viene registrato separatamente, su un canale diverso, ma sincronizzato. Poi col mixer facciamo tagli, rallentamenti di velocità, effetti sonori. Quando ciascun suono è pronto per l'edizione, grazie alla sincronizzazione, ogni strumento, gli effetti, le voci e i cori vengono riprodotti simultaneamente e riversati su una bobina a nastro, da cui viene registrata una musicassetta promozionale. Se la Rca decideva di incidere il disco, io consegnavo il nastro alla casa discografica, che si occupava della stampa, della distribuzione e del lancio pubblicitario. Il nostro studio era il "Tele Cine Sound", Fantaman e Toriton sono nate là, Candy invece negli studi Rca, che ora non esistono più.

Come ricordi l'esperienza di queste sigle?

Tanto bene, guarda, un divertimento unico, proprio bello, bello, bello…a scriverlo, a realizzarlo, sempre tra amici. E poi sai che abbiamo vinto le coppe? A Pavia, per Candy Candy e Forza Sugar, invece Riccardo ha vinto per Lady Oscar... c'era lui, adesso non mi ricordo chi c'era… Georgia Lepore. Abbiamo fatto persino uno spettacolo teatrale al Sistina nell'84, "Viaggio nel mondo della fantasia", io e Mike, David Zed "il robot", poi c'era Luigi Lopez che cantava Pinocchio, perché no?. Avevo costruito un'enorme astronave in legno, da cui scendevano i robot, che cantavano le sigle dei cartoni. Le tute dei robot le ho fatte io in gommapiuma, erano uguali al cartone, sai? Era bello perché facevamo delle canzoni vere, pensate per piacere anche a noi adulti, e poi conservo tanti bei ricordi. Ad esempio mia figlia andava all'asilo e diceva: "Mio padre canta Candy Candy, e ha fatto dei 45 giri in Inghilterra!" ma i suoi compagni non ci credevano mica! Lei tornava a casa e diceva: "Papà, questi non ci credono!" (ride). Io non ci credevo quando hanno incominciato a richiamarmi per dirmi: "Ma tu sei l'autore di…io sono un fan di…", non avevo capito che queste canzoni erano entrate nei cuori delle persone!



(c) foto, testi e marchi appartengono ai legittimi proprietari